Quando la pubertà arriva troppo tardi: cause e trattamenti

Ago 7, 2025 | Endocrinologia

La pubertà è una fase naturale e fondamentale della crescita, in cui il corpo del bambino si prepara alla maturità sessuale attraverso una serie di cambiamenti fisici e ormonali. Tuttavia, in alcuni casi, questi cambiamenti possono tardare ad arrivare, causando preoccupazione nei genitori e nel bambino stesso. Si parla in questi casi di pubertà tardiva.

Al Poliambulatorio IELED, affrontiamo questo tema con un approccio attento e multidisciplinare, fornendo informazioni chiare e supporto emotivo per accompagnare le famiglie in modo sereno e consapevole.


Che cos’è la pubertà tardiva?

La pubertà tardiva si definisce come l’assenza di segni di sviluppo puberale oltre i 13 anni nelle bambine e oltre i 14 anni nei bambini. In questi casi, i principali cambiamenti come l’aumento del volume dei testicoli nei maschi o lo sviluppo del seno nelle femmine non sono ancora iniziati.


Cause della pubertà tardiva

Le cause della pubertà ritardata possono essere diverse e in generale si distinguono in:

Cause fisiologiche (normali)

  • Pubertà ritardata costituzionale: è la causa più comune, caratterizzata da un ritardo nella maturazione che tende a risolversi spontaneamente entro qualche anno.
  • Familiari: la pubertà può arrivare più tardi anche in base all’ereditarietà.

Cause patologiche

  • Disturbi ormonali: alterazioni nella produzione degli ormoni sessuali o nella funzione dell’ipofisi o dell’ipotalamo.
  • Malattie croniche: condizioni come l’insufficienza renale, malattie cardiache o disturbi nutrizionali che possono rallentare lo sviluppo.
  • Problemi genetici o sindromi: ad esempio, la sindrome di Kallmann o altre patologie endocrinologiche.
  • Fattori psicologici o ambientali: stress intenso o malnutrizione possono influenzare la comparsa della pubertà.

Quando è importante intervenire?

La pubertà tardiva può avere impatti importanti, sia fisici sia emotivi:

  • Rischio di bassa statura finale se la crescita non è adeguatamente monitorata.
  • Impatto sul benessere psicologico, con possibile insicurezza o disagio sociale nei confronti dei coetanei.
  • Possibilità di identificare precocemente condizioni mediche sottostanti.

Per questo, è importante una valutazione specialistica se il bambino non presenta segni puberali entro i limiti di età previsti.


Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi di pubertà tardiva prevede:

  • Esame clinico dettagliato per valutare i segni di sviluppo sessuale e la crescita.
  • Esami ormonali per analizzare i livelli di ormoni sessuali e ipofisari.
  • Esami strumentali come ecografie o risonanza magnetica, se necessario, per escludere cause organiche.
  • Valutazione nutrizionale e psicologica, se indicata.

Trattamenti e supporto

Il trattamento dipende dalla causa individuata:

  • Nei casi di pubertà ritardata costituzionale si può optare per un’attesa controllata, con monitoraggi regolari.
  • In presenza di deficit ormonali o patologie specifiche, si possono prescrivere terapie ormonali sostitutive per stimolare lo sviluppo puberale.
  • Supporto psicologico per aiutare il bambino e la famiglia ad affrontare con serenità il percorso, soprattutto in presenza di disagio emotivo.

L’importanza di un approccio multidisciplinare

Al Poliambulatorio IELED riconosciamo quanto sia importante un approccio integrato che coinvolga pediatri, endocrinologi, psicologi e altri specialisti, per garantire una valutazione completa e un sostegno efficace sotto tutti gli aspetti.


Conclusioni

La pubertà tardiva è una condizione che, se diagnosticata e gestita correttamente, non impedisce una crescita e uno sviluppo normali. Il riconoscimento precoce e un percorso di cura personalizzato, unito a un supporto emotivo adeguato, permettono di vivere questa fase con maggiore serenità.

Comprendere le cause e le possibilità di trattamento aiuta famiglie e bambini a superare le paure e ad affrontare il futuro con fiducia

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