Logopedia e balbuzie: come aiutare il bambino con delicatezza

Mag 14, 2025 | Logopedia


Parlare senza paura: affrontare la balbuzie con empatia

Quando un bambino inizia a balbettare, il primo istinto dei genitori è spesso quello di preoccuparsi. Le parole che inciampano, le frasi che si bloccano, lo sguardo che si abbassa: tutto questo può generare ansia, frustrazione o un senso di impotenza.

Ma c’è una buona notizia: la balbuzie può essere affrontata con successo, soprattutto se riconosciuta presto e trattata con un approccio che unisca logopedia, psicologia e – elemento fondamentale – il calore e il sostegno della famiglia.

Nel nostro Poliambulatorio IELED, accogliamo ogni bambino con delicatezza e rispetto, offrendo percorsi personalizzati che mettono insieme le competenze di logopedisti, psicologi e neuropsichiatri. Il nostro Metodo IELED parte da un presupposto semplice ma potente: il bambino è molto più della sua balbuzie.


Che cos’è la balbuzie?

La balbuzie è un disturbo del flusso verbale che si manifesta attraverso:

  • Ripetizioni di suoni, sillabe o parole (es. “ma-ma-ma-mamma”)
  • Prolungamenti di suoni (es. “ssssì”)
  • Blocchi (pause involontarie che interrompono il flusso del discorso)

Queste interruzioni non sono volontarie e spesso sono accompagnate da tensione, sforzo o evitamento da parte del bambino.

Quando compare?

Generalmente la balbuzie si manifesta tra i 2 e i 5 anni, in un periodo di intenso sviluppo linguistico. In molti casi, si tratta di una fase transitoria. Tuttavia, se i sintomi persistono per più di 6 mesi, è consigliabile una valutazione specialistica.


Balbuzie transitoria o persistente?

Molti bambini attraversano una fase di disfluenza fisiologica, in cui il linguaggio non scorre in modo fluido. Questo accade perché il pensiero corre più veloce delle parole. Tuttavia, ci sono alcuni campanelli d’allarme che aiutano a distinguere una disfluenza fisiologica da una balbuzie vera e propria.

Caratteristiche della balbuzie persistente:

  • Le ripetizioni sono frequenti e faticose
  • Il bambino mostra tensione muscolare (viso, occhi, collo)
  • Compare evitamento del parlare o frustrazione
  • Si notano movimenti accessori (sbattere gli occhi, colpi di tosse)
  • I sintomi persistono oltre i 6 mesi

In questi casi, non è il caso di aspettare che “passi da sola”: un intervento precoce e rispettoso può davvero fare la differenza.


Cause della balbuzie: multifattorialità

La balbuzie non ha un’unica causa. Le ricerche indicano una combinazione di fattori:

  • Fattori genetici: la balbuzie tende a presentarsi più frequentemente in alcune famiglie
  • Fattori neurobiologici: differenze nella struttura e nel funzionamento delle aree cerebrali del linguaggio
  • Fattori emotivi e ambientali: stress, pressione comunicativa, stili educativi

È importante chiarire che la balbuzie non è causata da traumi o da errori genitoriali, ma l’ambiente familiare può avere un ruolo significativo nell’aggravarla o nel sostenerla.


Il trattamento logopedico della balbuzie

L’intervento logopedico è mirato non a “guarire” il bambino, ma a migliorare la fluenza e ridurre l’impatto emotivo della balbuzie, aiutandolo a parlare con maggiore sicurezza.

Leggi anche: la logopedia al centro IELED

Le tecniche più utilizzate includono:

  • Tecniche di fluenza: esercizi per rallentare il ritmo del parlato
  • Tecniche indirette: miglioramento dell’ambiente comunicativo
  • Training respiratorio e prosodico: per ridurre la tensione
  • Uso del gioco e della narrazione: per lavorare in modo naturale e coinvolgente

Ogni percorso è personalizzato e calibrato sul bambino: nel nostro approccio IELED, la relazione terapeutica è il cuore dell’intervento.


Il supporto psicologico: curare anche l’emozione

La balbuzie può avere un forte impatto psicologico, soprattutto quando il bambino inizia a rendersi conto della propria difficoltà. Può sentirsi “sbagliato”, evitare di parlare in pubblico o sviluppare ansia sociale.

Ecco perché nei casi in cui emerge un disagio emotivo, il supporto psicologico è fondamentale. Il lavoro con lo psicologo aiuta il bambino a:

  • Rinforzare la propria autostima
  • Gestire l’ansia da prestazione
  • Esprimere emozioni legate alla balbuzie
  • Sentirsi compreso e accolto

Nel nostro centro, psicologi e logopedisti lavorano in stretta sinergia, per garantire una presa in carico completa e coerente.


Il ruolo della famiglia: 5 consigli pratici

I genitori non devono “curare” la balbuzie, ma possono creare le condizioni migliori perché il bambino possa esprimersi con serenità.

Ecco alcuni comportamenti che possono fare la differenza:

  1. Ascoltate senza fretta
    Fate pause, guardate negli occhi, non completate le frasi. Il messaggio è: hai tutto il tempo che ti serve.
  2. Evitate correzioni dirette
    Non dite “parla piano”, “ripeti bene” o “respira”. Questi commenti, anche se in buona fede, aumentano la tensione.
  3. Create un clima comunicativo sereno
    Riducete distrazioni e rumori, fate domande semplici, evitate competizione nei turni di parola.
  4. Valorizzate il contenuto, non la forma
    Mostrate interesse per cosa dice, non per come lo dice.
  5. Parlatene apertamente se il bambino lo desidera
    Non fate finta che il problema non esista, ma affrontatelo con delicatezza, quando il bambino si sente pronto.

Il Metodo IELED: integrazione e umanità

Nel Poliambulatorio IELED, abbiamo sviluppato un approccio unico per accompagnare i bambini che balbettano: uniamo la logopedia evolutiva a un solido supporto psicologico, in un percorso costruito attorno alla persona, non solo al sintomo.

Ogni intervento parte da:

  • Un’attenta valutazione multidisciplinare
  • L’ascolto della famiglia e delle sue emozioni
  • L’osservazione delle dinamiche comunicative
  • La costruzione di una relazione terapeutica di fiducia

Crediamo che nessun bambino debba sentirsi definito da una difficoltà, e che ogni parola, anche quella che fa fatica ad uscire, abbia diritto di essere accolta con rispetto.


Cosa succede a scuola?

La balbuzie può generare insicurezza nel contesto scolastico. Per questo motivo è importante coinvolgere gli insegnanti, che possono:

  • Rispettare i tempi del bambino nel parlare
  • Evitare esposizioni forzate davanti alla classe
  • Non penalizzare verbalmente eventuali difficoltà
  • Valorizzare il bambino in altri ambiti (grafica, movimento, empatia)

Nel nostro centro, offriamo anche incontri con gli insegnanti, per costruire una rete educativa che sostenga il bambino in modo coerente.


Cosa aspettarsi dal trattamento?

Ogni bambino è diverso. Alcuni smettono di balbettare nel giro di pochi mesi, altri imparano a gestire la balbuzie con naturalezza anche in età scolare. Il successo non si misura solo nella “fluenza”, ma nella serenità con cui il bambino affronta la comunicazione.

Ciò che conta davvero è che il bambino non si senta solo, che senta che la sua voce è importante, anche quando si inceppa.


Il Poliambulatorio IELED

Se tuo figlio ha iniziato a balbettare e non sai come comportarti, non sei solo. Nel nostro Poliambulatorio IELED, offriamo un percorso dedicato, che unisce logopedia e supporto psicologico per affrontare la balbuzie con delicatezza e competenza.
👂 Prendiamo sul serio le parole dei bambini, e li aiutiamo a ritrovare fiducia nella propria voce.
👉 Contattaci per una consulenza, siamo qui per ascoltarti.

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