Introduzione
Quando tuo figlio si ammala una volta ogni tanto, lo accetti. Ma quando la febbre torna ogni due, tre settimane — a volte senza altri sintomi evidenti — inizia a insinuarsi un dubbio: è normale? o c’è qualcosa che non va?
In molti casi, i genitori arrivano da noi dopo aver vissuto mesi di febbri “a cicli”, visite dal pediatra, esami ripetuti e rassicurazioni poco convincenti. Ma la sensazione rimane: non può essere solo sfortuna.
In questo articolo vogliamo aiutarti a fare chiarezza: ti spiegheremo cosa può esserci dietro episodi di febbre ricorrente, quando è il caso di approfondire, e soprattutto come il nostro approccio integrato IELED ti può accompagnare in un percorso di valutazione completo, che guarda al bambino nella sua totalità: corpo, emozioni, relazioni e contesto familiare.
È normale che i bambini abbiano spesso la febbre?
Sì, in età prescolare è normale che i bambini si ammalino anche 8-10 volte l’anno, soprattutto nei primi anni di nido o scuola dell’infanzia.
Il loro sistema immunitario è ancora in fase di sviluppo e ogni contatto con nuovi virus è un “allenamento” naturale.
Ma quando la febbre:
- si ripete a intervalli regolari (es. ogni 2-4 settimane),
- ha durata simile ogni volta,
- compare anche in assenza di sintomi chiari,
- causa malessere importante o stanchezza prolungata,
è bene approfondire, soprattutto se questo pattern si ripete per molti mesi.
Le cause più frequenti di febbre ricorrente
In alcuni casi la febbre ricorrente è dovuta a infezioni virali ravvicinate: non è la stessa infezione che torna, ma nuovi episodi distinti, soprattutto se il bambino frequenta ambienti collettivi.
In altri casi, può essere il segnale di condizioni particolari:
- PFAPA (sindrome periodica): episodi di febbre regolare con afte, faringite, linfonodi ingrossati.
- Infezioni batteriche ricorrenti: otiti, sinusiti, infezioni urinarie non ben risolte.
- Deficit immunitari: rari, ma da escludere in caso di infezioni gravi o atipiche.
- Cause infiammatorie o autoimmuni
- Febbri di origine psicosomatica, legate a stress o richieste emotive non espresse.
Queste ultime sono spesso trascurate, ma nella nostra esperienza IELED sono più frequenti di quanto si pensi. La febbre può essere, in alcuni bambini, un modo attraverso cui il corpo esprime un disagio che non riesce ancora a verbalizzare.
Come distinguere tra febbre “normale” e febbre “periodica”
Ci sono alcuni segnali che possono aiutarti a orientarti:
| Aspetto | Febbre infettiva | Febbre periodica o funzionale |
|---|---|---|
| Frequenza | Variabile, stagionale | Regolare, ogni 2-4 settimane |
| Durata | 1-5 giorni | 3-6 giorni fissi |
| Sintomi associati | Tosse, raffreddore, diarrea | Spesso assenti o sempre gli stessi |
| Risposta agli antipiretici | Variabile | Spesso scarsa |
| Comportamento | Fluttuante | A volte normale tra un episodio e l’altro |
Osservare questi pattern è utile per capire se sia il caso di richiedere una valutazione più approfondita.
Quando preoccuparsi davvero
Non serve allarmarsi dopo 2-3 episodi ravvicinati. Ma è bene consultare il pediatra (o un centro come IELED) se:
- La febbre si presenta almeno una volta al mese, per più di sei mesi consecutivi
- È sempre accompagnata da sintomi identici
- Il bambino mostra segni di ritardo nella crescita, stanchezza eccessiva o isolamento
- La febbre non risponde ai farmaci comuni
- C’è una familiarità per malattie autoimmuni o infiammatorie croniche
Nel nostro poliambulatorio, in questi casi attiviamo un percorso integrato che comprende valutazione pediatrica, immunologica e – se necessario – psicologica, per escludere cause mediche e capire se ci sono elementi relazionali, emotivi o ambientali che contribuiscono al malessere.
L’aspetto emotivo: quando la febbre diventa una “voce”
A volte, il corpo del bambino parla prima delle sue parole.
Un malessere costante può essere la manifestazione somatica di un disagio interiore, che il bambino non sa ancora esprimere verbalmente.
La febbre ricorrente può diventare un modo per fermarsi, ricevere attenzione, interrompere una routine faticosa o carica di pressioni emotive.
Questo non significa che “sia tutta colpa dell’ansia” o che il sintomo non sia reale. Al contrario: è proprio prendendolo sul serio che possiamo guardare oltre il sintomo e accogliere davvero il bisogno profondo del bambino.
Nel Metodo IELED, lavoriamo in modo integrato per non fermarci solo alla diagnosi clinica, ma per comprendere il significato più ampio del malessere, all’interno della relazione genitore-figlio.
Il percorso IELED: dalla febbre alla comprensione
Quando una famiglia arriva da noi con la richiesta di “capire perché il bambino ha sempre la febbre”, il nostro primo passo è ascoltare senza giudizio.
Diamo spazio al racconto, alle paure, ai dettagli del vissuto quotidiano.
Poi proponiamo un piano che può includere:
- Colloquio e visita pediatrica approfondita
- Diario della febbre e osservazione dei pattern
- Eventuali esami clinici
- Valutazione psicologica, se emergono segnali di disagio emotivo o relazionale
Ogni passo è condiviso con la famiglia, con trasparenza, rispetto e attenzione ai tempi di tutti.
Perché il nostro obiettivo non è solo curare un sintomo, ma offrire strumenti per leggere meglio ciò che il corpo sta cercando di dire.
Conclusioni
La febbre ricorrente nei bambini non è sempre segno di malattia, ma non va nemmeno ignorata.
È un messaggio che merita ascolto, uno stimolo a fermarsi e osservare più a fondo.
Con il giusto supporto, può diventare un’occasione di consapevolezza, cura e crescita relazionale, per tutta la famiglia.
Vuoi capire cosa c’è dietro la febbre ricorrente di tuo figlio?
Nel nostro poliambulatorio IELED ti offriamo una valutazione multidisciplinare e personalizzata, per comprendere il significato di questi episodi e aiutarti a costruire un percorso di salute che rispetti davvero i bisogni evolutivi del tuo bambino.
Contattaci per un primo colloquio. In IELED, ogni sintomo diventa un’occasione di ascolto.




