Febbre e ansia dei genitori: come affrontarla (senza trasmetterla al bambino)

Nov 9, 2025 | Pediatria

Introduzione

C’è la febbre del bambino… e poi c’è quella del genitore: quella invisibile, fatta di preoccupazione, senso di colpa, bisogno di fare qualcosa subito.
Un numero sul termometro e il cuore inizia a battere più forte. Il pensiero corre: starà peggiorando? Sto aspettando troppo? Devo dargli qualcosa? E se mi sfugge qualcosa di grave?

Se ti riconosci, sappi che non sei solo. In tanti anni di lavoro in IELED abbiamo incontrato genitori attenti, premurosi, amorevoli… e profondamente spaventati.
Perché la febbre non è solo un sintomo: attiva emozioni profonde. E imparare a gestirle è parte integrante della cura.

In questo articolo ti aiutiamo a comprendere da dove nasce l’ansia quando tuo figlio ha la febbre, come si manifesta, come può influenzare il tuo bambino e, soprattutto, cosa puoi fare per affrontarla in modo più consapevole.


Perché la febbre del bambino ci fa così paura

La febbre è uno dei pochi sintomi che può accadere da un momento all’altro, anche di notte, e ci obbliga ad attivare una decisione: chiamo il pediatra o aspetto? Lo porto al pronto soccorso? Gli do il farmaco o no?

Ecco perché la febbre attiva:

  • paura di sbagliare
  • senso di responsabilità enorme
  • memoria di esperienze passate negative
  • bisogno di controllo in una situazione imprevedibile

Spesso, la febbre tocca una parte profonda del nostro ruolo di genitori, quella in cui ci sentiamo impotenti di fronte al dolore del nostro bambino.
E questo è del tutto umano.


Come si manifesta l’ansia da febbre

L’ansia genitoriale può assumere forme diverse. Alcune sono visibili, altre più sottili:

  • Controllare la temperatura ogni 15 minuti
  • Cercare online informazioni per ore (che spesso aumentano la confusione)
  • Somministrare antipiretici in modo automatico
  • Alternare allarmi e minimizzazioni
  • Litigare con il partner su “cosa fare”
  • Sentirsi in colpa anche quando si sta facendo il possibile

Nel nostro centro IELED, riconosciamo l’ansia come parte del processo, non come un errore. E lavoriamo per aiutare i genitori a riconoscerla, accoglierla e trasformarla in una risorsa.

Come l’ansia del genitore influenza il bambino

I bambini, anche piccolissimi, sentono profondamente le emozioni dell’adulto di riferimento.
Quando un genitore è molto ansioso, anche se non dice nulla, il bambino può reagire con:

  • maggiore agitazione
  • difficoltà ad addormentarsi
  • rifiuto del cibo o della relazione
  • aumento del malessere percepito

Non si tratta di colpevolizzare, ma di essere consapevoli: il nostro stato emotivo è uno strumento di cura potente.

Cosa puoi fare per gestire l’ansia in modo più sano

1. Fermati e respira

Prenditi 1 minuto. Respira lentamente. Chiediti: “Di cosa ho bisogno ora per stare più calmo?”
La tua calma è la base della calma di tuo figlio.

2. Osserva, non solo misura

Guarda come sta il bambino, non solo quanti gradi ha. Il comportamento dice molto più del termometro.

3. Parla con qualcuno

Condividi le tue paure con l’altro genitore, con il pediatra, o con un professionista.
L’ansia non si dissolve nel silenzio. Si trasforma nel dialogo.

4. Scegli fonti affidabili

Non leggere 10 forum diversi. Trova una fonte di riferimento chiara e umana, come il nostro blog o il tuo pediatra di fiducia.

5. Non cercare la perfezione

Stai già facendo tanto. L’obiettivo non è non sbagliare mai, ma restare in relazione con tuo figlio, anche nel dubbio.


Come IELED accompagna anche i genitori

Nel nostro poliambulatorio, quando accogliamo un bambino con la febbre, ci prendiamo cura anche dei genitori.
Ascoltiamo il loro vissuto, rispondiamo con pazienza anche alla decima domanda, e se serve attiviamo un supporto psicologico breve, mirato a gestire l’ansia nei momenti critici.

Perché curare un bambino non è solo controllare i sintomi, ma rafforzare le risorse emotive della famiglia, per affrontare con più equilibrio anche le malattie più comuni.

Conclusioni

La febbre è una parte naturale dell’infanzia, ma non è mai solo un fatto medico.
È anche un’esperienza emotiva, che coinvolge profondamente i genitori.
Imparare a gestire l’ansia, chiedere aiuto quando serve, e fidarsi del proprio sguardo sono gesti di cura fondamentali, tanto quanto un farmaco o una visita.

Nel Metodo IELED, questo lo sappiamo bene. E per questo ci prendiamo cura anche delle tue paure.

Vuoi parlare con qualcuno della tua ansia quando tuo figlio ha la febbre?

Nel Poliambulatorio IELED trovi uno spazio di ascolto e accoglienza, dove puoi condividere dubbi e paure senza essere giudicato, e ricevere un supporto concreto per affrontare i momenti di febbre con più serenità.

Prenota una consulenza con il nostro team. Perché anche la tua tranquillità è parte della salute di tuo figlio.

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