Febbre e dentizione: c’è davvero un legame?

Nov 3, 2025 | Pediatria

Introduzione

Quando spunta un dentino, molti genitori si aspettano notti agitate, gengive gonfie… e febbre. Ma è davvero così?
È frequente che, di fronte a un bambino irritabile e con qualche linea di febbre, ci si senta dire: “Sta mettendo i denti, è normale”. Ma quanto c’è di vero? La febbre può davvero essere causata dalla dentizione?

In questo articolo facciamo chiarezza su un tema spesso confuso, in cui l’esperienza dei genitori, la tradizione e la scienza si intrecciano. Ti spiegheremo cosa aspettarti davvero durante l’eruzione dentale, quali sintomi sono normali e quali no, e ti mostreremo come nel nostro Poliambulatorio IELED accompagniamo i genitori anche in queste piccole-grandi fasi di crescita, dove comprendere significa anche prevenire ansie inutili.

Cosa succede davvero quando spuntano i denti?

L’eruzione dentale è un processo fisiologico che inizia, per la maggior parte dei bambini, tra i 4 e gli 8 mesi, e può proseguire a fasi alterne fino ai 30 mesi.
È una fase che può comportare irritazione gengivale, salivazione abbondante, sonno disturbato e un leggero malessere generale.

Il bambino può essere più irritabile, piagnucoloso, desiderare oggetti da mordere, oppure avere un calo dell’appetito.
Questi segnali sono normali e non richiedono interventi medici, se si mantengono entro certi limiti.

Ma la dentizione provoca davvero febbre?

La risposta breve è: non proprio.
La letteratura scientifica più recente e i principali riferimenti in ambito pediatrico concordano sul fatto che la dentizione non causa febbre alta. Al massimo, può essere associata a un leggero aumento della temperatura corporea, intorno ai 37,5°C – ma non oltre.

Inoltre, l’età in cui spuntano i primi denti coincide spesso con un periodo in cui i bambini iniziano a esplorare di più il mondo, a mettere in bocca tutto, e il loro sistema immunitario è ancora immaturo.
Quindi è possibile che, mentre sta mettendo i denti, il bambino abbia anche un’infezione virale leggera… e la febbre. Ma non è la dentizione in sé a causarla.

Leggi anche: “Febbre nei bambini: tutto quello che un genitore deve sapere”

I sintomi da non attribuire solo ai denti

Uno degli errori più comuni è attribuire ogni malessere del bambino alla dentizione, rischiando così di sottovalutare segnali importanti.

Non è corretto pensare che:

  • febbre sopra i 38°C
  • vomito o diarrea
  • tosse persistente
  • rifiuto completo del cibo
  • pianto inconsolabile per ore

siano “normali” quando spuntano i denti. In questi casi, è opportuno consultare il pediatra per escludere altre cause, anche banali ma meritevoli di attenzione.

Come capire se è davvero solo dentizione

Un buon modo per orientarsi è osservare il quadro complessivo:

  • Se il bambino ha gengive gonfie, sbava molto, porta oggetti alla bocca e la temperatura è lievemente elevata, probabilmente si tratta della dentizione.
  • Se invece la febbre supera i 38°C, il bambino è molto abbattuto o mostra altri sintomi, è bene non attribuire tutto ai denti.

Nel nostro centro IELED, invitiamo sempre i genitori a fidarsi anche del proprio istinto, ma li aiutiamo a distinguere tra sintomi fisiologici e segnali clinici.
Perché un eccesso di rassicurazione (“è solo un dente”) può essere dannoso quanto un allarmismo non necessario.

Come aiutare il bambino durante la dentizione

Se i sintomi sono legati alla comparsa dei denti, puoi alleviare il disagio del tuo bambino con alcuni gesti semplici e naturali:

  • Massaggia delicatamente le gengive con un dito pulito o una garza fredda
  • Offrigli giochi da mordere refrigerati (mai ghiacciati)
  • Dai da bere acqua fresca
  • Se davvero molto infastidito, parla con il pediatra prima di usare un analgesico

Attenzione invece ai rimedi “fai da te” o non raccomandati, come gel anestetici da banco: possono contenere sostanze non sicure nei bambini piccoli.

L’aspetto emotivo del genitore

È facile cadere nella trappola del dubbio: “È solo un dente o qualcosa di più?”
E ogni volta che compare la febbre, anche lieve, riaffiorano ansie profonde: sto facendo abbastanza? Sto sbagliando?

Nel Metodo IELED, sappiamo che il vissuto del genitore ha un impatto diretto sull’esperienza del bambino.
Per questo, il nostro approccio non è solo clinico, ma anche educativo e relazionale: accompagniamo i genitori a leggere meglio i segnali, a sentirsi più competenti e a trovare serenità anche nei piccoli momenti di incertezza.

Il nostro approccio integrato in IELED

Quando un genitore ci contatta perché “il bambino ha la febbre e sta mettendo i denti”, il nostro primo compito non è dire se è giusto o sbagliato, ma ascoltare davvero.
Poniamo domande, osserviamo il bambino, esploriamo il contesto. Perché ogni sintomo ha senso solo all’interno della storia evolutiva di quel bambino.

Nel nostro Poliambulatorio, medici e psicologi lavorano insieme per offrire una risposta globale e personalizzata, che unisce competenza clinica e attenzione alle emozioni della famiglia.

Questo è il Metodo IELED: mettere al centro non solo i sintomi, ma il bambino intero.

Conclusioni

La dentizione è una fase delicata, che può generare irritabilità, disagio e qualche falso allarme. Ma la febbre alta non fa parte del processo naturale e merita sempre attenzione.
Distinguere tra ciò che è fisiologico e ciò che invece richiede una valutazione è il primo passo per proteggere la salute del tuo bambino e anche il tuo equilibrio come genitore.


Hai un dubbio su febbre e dentizione?

Nel Poliambulatorio IELED ti offriamo la possibilità di parlare con un pediatra che sa ascoltare, valutare e spiegarti cosa sta davvero succedendo.
Siamo qui per accogliere ogni tua domanda, senza giudizio e senza fretta, perché la cura comincia sempre dalla relazione.

Prenota ora una consulenza personalizzata con il nostro team. Con IELED, non sei solo.

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