Tra i disturbi funzionali gastrointestinali dell’età pediatrica, l’emicrania addominale è uno dei più complessi da riconoscere. Si manifesta con dolori addominali ricorrenti, spesso senza cause organiche evidenti, e può essere confusa con altri disturbi digestivi. Proprio per questo genera molta preoccupazione nei genitori, che spesso si sentono disorientati davanti a sintomi così intensi ma apparentemente “senza spiegazione”.
Al Poliambulatorio IELED, attraverso il nostro Metodo IELED, affrontiamo l’emicrania addominale con un approccio integrato che considera sia gli aspetti medici sia quelli psicologici, offrendo un accompagnamento attento a bambini e famiglie.
Indice
Che cos’è l’emicrania addominale
L’emicrania addominale è una forma di emicrania che colpisce in prevalenza i bambini (soprattutto tra i 5 e i 10 anni). Non si presenta con il tipico mal di testa, ma con episodi ricorrenti di dolore addominale.
Caratteristiche principali:
- Dolore addominale intenso, localizzato soprattutto intorno all’ombelico.
- Crisi episodiche che durano da 1 a 72 ore.
- Intervalli di completo benessere tra un episodio e l’altro.
- Sintomi associati come nausea, pallore, inappetenza, talvolta vomito.
Perché compare l’emicrania addominale
Le cause precise non sono del tutto conosciute, ma tra i fattori coinvolti ci sono:
- Familiarità: molti bambini con emicrania addominale hanno genitori che soffrono o hanno sofferto di emicrania.
- Alterazioni neurochimiche: cambiamenti nei livelli di serotonina e di altri neurotrasmettitori.
- Stress ed emozioni: situazioni emotive intense possono scatenare o peggiorare gli episodi.
- Alimentazione: alcuni cibi (come cioccolato o alimenti molto grassi) possono essere trigger.
- Legame intestino-cervello: la forte connessione tra sistema nervoso centrale e apparato digerente gioca un ruolo importante.
Come viene diagnosticata
Non esiste un test specifico per l’emicrania addominale: la diagnosi si basa soprattutto su criteri clinici. È importante distinguere questa condizione da altre malattie dell’apparato digerente.
Il pediatra può sospettarla quando:
- Il dolore si ripete con una certa regolarità.
- Sono presenti sintomi associati tipici (nausea, pallore, vomito).
- Gli esami medici escludono altre cause organiche.
Gestione e trattamento
La gestione dell’emicrania addominale è personalizzata e può includere:
- Modifiche dello stile di vita: regolarità nei pasti e nel sonno, attività fisica moderata.
- Identificazione dei trigger: osservare se determinati alimenti o situazioni scatenano gli episodi.
- Farmaci: in alcuni casi, il pediatra può prescrivere terapie specifiche per ridurre la frequenza o l’intensità delle crisi.
- Supporto psicologico: insegnare tecniche di rilassamento e strategie per gestire lo stress, che spesso ha un ruolo importante.
L’impatto emotivo sui bambini e sulle famiglie
Un bambino con emicrania addominale può vivere la propria quotidianità con difficoltà: assenze da scuola, riduzione delle attività sociali e sportive, paura del dolore che torna.
I genitori, dal canto loro, possono sentirsi frustrati o in colpa, soprattutto perché gli esami non mostrano “niente di anomalo” e i sintomi sembrano difficili da comprendere.
Il Metodo IELED: un accompagnamento a 360°
Con il nostro Metodo IELED sosteniamo famiglie e bambini unendo:
- Valutazione medica accurata, per escludere altre patologie e confermare la diagnosi.
- Educazione e prevenzione, per aiutare la famiglia a riconoscere i fattori scatenanti.
- Supporto psicologico, per ridurre ansia e stress legati agli episodi dolorosi.
- Accompagnamento familiare, affinché i genitori non si sentano soli nel gestire questa condizione.
Conclusioni
L’emicrania addominale è una condizione complessa ma ben definita, che può avere un forte impatto sulla vita dei bambini e delle famiglie. Una diagnosi tempestiva e un approccio integrato permettono di ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi, restituendo serenità alla quotidianità.
Con il Metodo IELED, i bambini e i loro genitori trovano un punto di riferimento che unisce competenza clinica ed empatia, per affrontare insieme la malattia e le emozioni che porta con sé.