Discalculia nei bambini: quando la matematica non è solo una materia difficile

Ago 2, 2025 | Logopedia, Psicologia

“Mio figlio conta solo con le dita…”: segnali da non sottovalutare

“Mio figlio non riesce a leggere l’orologio analogico.”
“Le tabelline sono un incubo, le stiamo imparando con delle canzoncine.”
“Per contare usiamo i pastelli o la pasta, ma ogni volta è una fatica.”

Queste frasi rappresentano alcune delle esperienze più comuni dei genitori alle prese con i primi ostacoli in matematica. E, diciamocelo, il primo approccio ai numeri può essere davvero faticoso.

Ma quando la fatica diventa troppo evidente, ricorrente e sproporzionata, è giusto chiedersi se si tratti solo di una normale difficoltà scolastica… o se dietro ci sia qualcosa di più.


Matematica: tra amore e odio… o difficoltà reali?

Ogni bambino ha le sue inclinazioni: c’è chi ama le storie, chi preferisce i numeri. Fin qui nulla di strano. Tuttavia, quando la fatica nel calcolo diventa costante, ostinata e resistente anche all’impegno, potremmo trovarci di fronte a un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA): in particolare alla discalculia evolutiva.


Cos’è la discalculia?

La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda la compromissione delle abilità numeriche, del calcolo e del problem solving matematico. Rientra tra i DSA, come la dislessia, la disortografia e la disgrafia, e interessa bambini con intelligenza nella norma o superiore, senza lesioni neurologiche.

Le principali difficoltà associate alla discalculia includono:

  • difficoltà nel concetto di numero;
  • errori nei calcoli, anche semplici;
  • problemi nella memorizzazione dei fatti aritmetici (tabelline, addizioni, ecc.);
  • fatica nel ragionamento matematico e nella risoluzione di problemi;
  • difficoltà nell’uso corretto dei simboli numerici e nel passaggio tra unità e decine;
  • fragilità nell’allineamento dei numeri in colonna e nel calcolo mentale rapido.

Discalculia o difficoltà momentanea? Come riconoscere i segnali

La discalculia non va confusa con la semplice “difficoltà in matematica”. Tutti i bambini possono trovare ostica questa materia, ma nei casi di DSA le difficoltà sono più profonde, pervasive e durature.

I principali campanelli d’allarme da osservare sono:

  • confusione tra simboli numerici (es. 6 e 9, 3 e 8);
  • difficoltà nel rispettare lo spazio sul quaderno (numeri fuori colonna, disordinati);
  • fatica nel memorizzare le tabelline o eseguire calcoli in colonna;
  • difficoltà nell’enumerazione e nei passaggi di decina;
  • lentezza o errori nei calcoli a mente;
  • poca comprensione del significato dei numeri;
  • problemi nella comprensione dei problemi scritti e dei termini matematici.

Il ruolo fondamentale di genitori e insegnanti

Saper osservare con attenzione gli errori ripetuti, senza giudicare, è il primo passo per aiutare un bambino in difficoltà.

👁️‍🗨️ Il confronto con la scuola è cruciale: se le insegnanti segnalano persistenti difficoltà nei calcoli nonostante l’impegno, è importante coinvolgere professionisti esperti per una valutazione accurata.

Nel nostro Poliambulatorio IELED, da oltre 13 anni ci occupiamo di accompagnare bambini e famiglie nei percorsi di valutazione e supporto per i disturbi dell’apprendimento, con un approccio integrato tra psicologia e neuropsichiatria infantile.


Il Metodo IELED: un percorso personalizzato per ogni bambino

Nel nostro centro adottiamo un modello unico e integrato, il Metodo IELED, frutto della nostra lunga esperienza e formazione continua. La nostra scelta etica è chiara: mettere il bambino al centro, con le sue emozioni, la sua storia e le sue potenzialità.

Quando sospettiamo una discalculia, il nostro intervento prevede:

Fasi del percorso IELED:

  1. Colloquio conoscitivo con la famiglia e raccolta della storia scolastica.
  2. Osservazione clinica e valutazione neuropsicologica con prove standardizzate.
  3. Restituzione dettagliata e comprensibile ai genitori e agli insegnanti.
  4. Proposta, se necessario, di un intervento riabilitativo personalizzato, volto a:
    • potenziare le abilità logico-matematiche;
    • rafforzare l’autostima e la motivazione;
    • valorizzare i punti di forza del bambino;
    • fornire strategie compensative efficaci.

Quando fare la valutazione per discalculia?

La diagnosi ufficiale può essere effettuata solo dopo la fine della classe terza della scuola primaria, perché è in quel momento che si consolidano le abilità di base e si possono distinguere le difficoltà transitorie da quelle persistenti.

La valutazione deve essere eseguita da un’équipe multidisciplinare (neuropsichiatra, psicologo, logopedista), attraverso batterie di test specifici per l’apprendimento e il funzionamento cognitivo.


Discalculia e futuro scolastico: c’è una strada, e va costruita insieme

Ricevere una diagnosi non significa etichettare il bambino, ma aprire la strada a strumenti concreti di supporto, come i Piani Didattici Personalizzati (PDP), che permettono di affrontare il percorso scolastico con maggiore serenità e successo.

Il nostro lavoro, in IELED, non è solo diagnostico. È accompagnamento, costruzione, fiducia. Aiutiamo ogni bambino a scoprire che può farcela, anche se in modo diverso. Perché ogni apprendimento è possibile, se si parte dal giusto punto.


Ti riconosci in queste situazioni? Parliamone insieme

Se tuo figlio mostra difficoltà persistenti in matematica, non aspettare. Una valutazione precoce può fare la differenza, evitando frustrazione, insuccesso scolastico e perdita di autostima.

Contatta il nostro Poliambulatorio IELED per una consulenza specialistica. Il nostro team multidisciplinare è pronto ad accogliervi con competenza, attenzione e calore umano.
Insieme possiamo costruire un percorso su misura, rispettoso dei tempi e dei bisogni del tuo bambino.

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