Antibiotico sì o no? Come trattare l’otite in modo consapevole

Apr 12, 2025 | Pediatria

L’otite nei bambini è una delle infezioni più comuni in età pediatrica. Ma quando arriva il momento di decidere se usare o meno un antibiotico, molti genitori si trovano spiazzati. Serve davvero? Si può aspettare? Cosa succede se non lo si usa?

In questo articolo vogliamo aiutarti a capire quando è indicato l’antibiotico per l’otite nei bambini, quali sono le cure alternative, e soprattutto come affrontare il problema in modo consapevole, personalizzato e rispettoso dei bisogni evolutivi del tuo bambino, secondo il nostro Metodo IELED.


Cos’è l’otite e perché è così frequente nei bambini?

L’otite media acuta è un’infiammazione dell’orecchio medio, lo spazio dietro il timpano, che spesso si verifica come complicanza di raffreddori, faringiti o altre infezioni respiratorie.

Nei bambini:

  • La tromba di Eustachio è più corta e orizzontale
  • Il sistema immunitario è in fase di sviluppo
  • Frequentano nidi o scuole, con maggiore esposizione ai virus

Risultato? Le otiti sono molto comuni, soprattutto tra i 6 mesi e i 3 anni.

Leggi anche: otite nei bambini, come riconoscerla


Quando serve l’antibiotico?

Secondo le linee guida internazionali (come quelle dell’American Academy of Pediatrics), non tutte le otiti richiedono un trattamento antibiotico immediato.

L’antibiotico è indicato se:

  • Il bambino ha meno di 6 mesi
  • Tra i 6 e i 24 mesi con sintomi gravi o bilaterali
  • In qualsiasi età, con fuoriuscita di pus dall’orecchio
  • Se i sintomi durano oltre 48-72 ore o peggiorano

In molti casi, si può iniziare con una vigile attesa di 48 ore, monitorando i sintomi e trattando il dolore. Se non ci sono miglioramenti, si inizia l’antibiotico.


Quando NON è necessario l’antibiotico?

Molte otiti nei bambini hanno origine virale e si risolvono spontaneamente. In questi casi l’uso dell’antibiotico non solo è inutile, ma può causare effetti collaterali e contribuire all’antibiotico-resistenza.

Si può evitare l’antibiotico se:

  • Il bambino ha più di 2 anni
  • I sintomi sono lievi e unilaterali
  • Non c’è febbre alta
  • Il dolore è controllabile con antipiretici

Cosa fare nei primi giorni?

Nei casi in cui si adotta una vigile attesa, è importante:

  • Monitorare i sintomi
  • Controllare la febbre
  • Effettuare lavaggi nasali per migliorare il drenaggio
  • Usare paracetamolo o ibuprofene per alleviare il dolore
  • Favorire il riposo e una posizione semi-eretta

Quali sono i rischi di un uso eccessivo di antibiotici?

Usare antibiotici quando non necessari può:

  • Aumentare il rischio di antibiotico-resistenza
  • Causare disturbi gastrointestinali (diarrea, disbiosi)
  • Non prevenire le recidive
  • Compromettere l’equilibrio della flora batterica

È per questo che il trattamento dell’otite va sempre valutato caso per caso, senza ricette automatiche, ma con attenzione alla storia e alle caratteristiche del bambino.


L’approccio IELED: ascolto, personalizzazione, integrazione

Nel nostro Poliambulatorio IELED, abbiamo scelto di trattare le otiti con uno sguardo integrato, che unisce la competenza medica a una profonda attenzione alla storia evolutiva, emotiva e familiare del bambino.

Cosa significa in pratica?

  • Valutazione accurata dei sintomi da parte del pediatra
  • Coinvolgimento dello psicologo dell’età evolutiva, se il bambino mostra ansia, paura del dolore o difficoltà relazionali
  • Collaborazione con logopedisti in caso di sospette ricadute sul linguaggio
  • Percorso su misura, in base a età, frequenza delle otiti, stato emotivo e storia clinica

Il nostro Metodo IELED nasce da oltre 13 anni di esperienza nel campo della psicologia dell’infanzia, portata nel mondo medico per offrire una cura completa e attenta a ogni aspetto della crescita.


Quando usare l’antibiotico può fare la differenza

Ci sono situazioni in cui l’antibiotico è fondamentale e salvavita:

  • Se il bambino è piccolo e ha sintomi gravi
  • Se c’è suppurazione (pus)
  • Se ci sono segnali di complicazioni (mastoidite, febbre alta persistente, scarso stato generale)
  • Se le otiti sono ricorrenti e l’episodio attuale è particolarmente intenso

In questi casi, il nostro intervento è tempestivo, ma sempre accompagnato da supporto e spiegazioni per aiutare i genitori a comprendere la scelta terapeutica.


Quali antibiotici si usano per l’otite?

Quando prescritto, l’antibiotico più comune è l’amoxicillina, talvolta associata ad acido clavulanico. La durata della terapia varia generalmente tra i 5 e i 10 giorni, a seconda dell’età e della risposta.

È importante seguire le indicazioni del pediatra, completare la terapia e non interrompere il farmaco appena i sintomi migliorano.


E dopo la cura? Il follow-up è importante!

Dopo un episodio di otite, è buona pratica effettuare una visita di controllo per:

  • Verificare la guarigione completa
  • Escludere la presenza di otite sierosa (con liquido persistente)
  • Valutare l’udito, se necessario

Nel nostro centro, il follow-up viene gestito in equipe, con medici e specialisti dell’età evolutiva che monitorano lo sviluppo linguistico, relazionale e cognitivo del bambino.


Cosa possono fare i genitori?

Essere informati è il primo passo. Ecco alcuni consigli per affrontare l’otite con consapevolezza:

  • Non esitare a contattare il pediatra in caso di dubbio
  • Non cedere subito alla paura: alcune otiti si risolvono da sole
  • Chiedi sempre spiegazioni chiare sulla terapia proposta
  • Evita l’automedicazione o il “passaparola” tra genitori
  • Tieni traccia degli episodi, della durata e della risposta alle cure

Prevenzione: meglio prevenire che curare

Ecco alcune strategie utili per ridurre il rischio di otiti:

  • Lavaggi nasali regolari
  • Evitare il biberon sdraiato
  • Niente fumo passivo
  • Vaccinazioni aggiornate (pneumococco, influenza)
  • Cura delle infezioni respiratorie precoci

Nel nostro poliambulatorio, offriamo consulenze preventive personalizzate, per aiutare i genitori a creare un ambiente favorevole alla salute del bambino.


Conclusioni: l’antibiotico è uno strumento, non la risposta automatica

Trattare l’otite nei bambini significa trovare ogni volta la strada giusta per quel bambino, in quel momento. L’antibiotico può essere utile e salvare da complicazioni, ma deve essere usato con criterio e responsabilità.

Nel nostro Poliambulatorio IELED, affrontiamo ogni caso con ascolto, competenza e rispetto, integrando medicina e psicologia per offrire una cura completa e su misura.

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