Adolescenza e scuola: come riconoscere e prevenire i comportamenti a rischio

Ago 1, 2025 | Psicologia, Psicoterapia

Una fase delicata e ricca di trasformazioni

L’adolescenza, solitamente compresa tra i 13 e i 17 anni, è una fase evolutiva complessa in cui ragazzi e ragazze affrontano cambiamenti profondi sotto molteplici aspetti: fisico, psicologico, relazionale e sociale.

Durante questo periodo, i giovani si affacciano al mondo con uno sguardo nuovo e, nel farlo, sperimentano una serie di trasformazioni che incidono sulla loro immagine di sé e sul modo in cui si relazionano con gli altri. Tra le esperienze più significative troviamo:

  • la maturazione puberale,
  • le prime relazioni affettive e sentimentali,
  • l’inserimento in nuovi contesti scolastici e sociali.

Questi cambiamenti comportano inevitabilmente una ridefinizione del proprio ruolo, del proprio corpo e della propria identità.


Comportamenti a rischio in adolescenza: cosa significano davvero?

In questa fase evolutiva, il concetto di rischio non va visto solo come qualcosa di negativo, ma come una forma di espressione e adattamento. I cosiddetti comportamenti a rischio (aggressività, trasgressione, sperimentazione) possono infatti rappresentare strategie di gestione del disagio o della ricerca di sé.

Secondo gli studi dello psicologo Marvin Zuckerman, questo fenomeno è legato al Sensation Seeking, ovvero la tendenza a ricercare sensazioni forti per sentirsi vivi e rafforzare la propria identità.

Molti adolescenti mettono in atto comportamenti considerati devianti o provocatori per:

  • sentirsi autonomi,
  • anticipare simbolicamente l’ingresso nell’età adulta,
  • sperimentare i propri limiti,
  • affermare sé stessi nel gruppo dei pari,
  • trasgredire le regole come forma di esplorazione e autoaffermazione.

Il ruolo della scuola nella manifestazione del disagio adolescenziale

Tra tutti i contesti, la scuola è spesso il luogo privilegiato in cui si manifestano i primi segnali di disagio. Gli insegnanti, infatti, sono spesso i primi a notare comportamenti problematici nei ragazzi, che i genitori possono non percepire subito.

I segnali più frequenti includono:

  • atteggiamenti aggressivi o provocatori,
  • insulti e minacce nei confronti dei compagni,
  • bullismo e sopraffazione,
  • isolamento o ritiro sociale.

Questi comportamenti non vanno interpretati solo come “ribellioni”, ma come campanelli d’allarme che richiedono attenzione, ascolto e un intervento precoce.


Come prevenire i comportamenti a rischio a scuola

Prevenzione e benessere: una rete di alleanze educative

La prevenzione del disagio adolescenziale non può essere lasciata al caso. È fondamentale intervenire tempestivamente, promuovendo il benessere psicologico dei ragazzi attraverso un lavoro integrato tra:

  • famiglia,
  • scuola,
  • professionisti della salute mentale e dell’educazione.

Nel nostro poliambulatorio IELED, da anni adottiamo un approccio integrato unico nel suo genere, che unisce psicologia e medicina per offrire a bambini e adolescenti un percorso di cura personalizzato, attento e rispettoso dei loro bisogni evolutivi.


Il Metodo IELED: un approccio integrato per sostenere gli adolescenti

Il nostro modello di lavoro nasce dall’incontro tra competenza clinica, esperienza educativa e formazione continua. Si fonda su una scelta etica ben precisa: mettere il bambino e l’adolescente al centro di ogni intervento, valorizzando la sua storia, le sue emozioni e le sue potenzialità.

Quando si tratta di comportamenti a rischio a scuola, il Metodo IELED prevede un percorso condiviso che include:

Obiettivi condivisi tra scuola, famiglia e professionisti:

  • Ascoltare realmente i ragazzi, senza giudizio, per comprendere il significato dei loro comportamenti;
  • Individuare i fattori di protezione: risorse personali, relazioni positive, passioni;
  • Sostenere le capacità individuali attraverso laboratori, attività di gruppo e percorsi psicoeducativi;
  • Favorire la consapevolezza di sé, aiutando i ragazzi a riflettere sulle proprie azioni e sulle conseguenze;
  • Promuovere il dialogo costante tra scuola e famiglia, per costruire un ambiente coerente e sicuro.

Perché i comportamenti a rischio vanno compresi, non solo corretti

È importante spostare lo sguardo dal comportamento problematico alla persona che lo mette in atto. Ogni azione, anche se dannosa o preoccupante, ha un significato che merita di essere esplorato.

Quando un ragazzo agisce in modo aggressivo o trasgressivo, sta spesso tentando di comunicare un disagio o di rispondere a una domanda profonda: “Chi sono io?” “Qual è il mio posto nel mondo?”


Conclusioni: aiutiamo gli adolescenti a trovare il loro posto nel mondo

L’adolescenza è un periodo complesso ma anche ricco di potenzialità. Prevenire i comportamenti a rischio non significa semplicemente evitare problemi, ma aiutare i ragazzi a scoprire e valorizzare le proprie risorse interiori, per affrontare il futuro con maggiore sicurezza e consapevolezza.


Hai notato segnali di disagio in tuo figlio? Parliamone insieme

Nel nostro Poliambulatorio IELED, grazie all’integrazione tra psicologia e medicina, possiamo offrirti un percorso su misura per affrontare queste difficoltà con strumenti efficaci e con un ascolto profondo.

Contattaci per una prima consulenza, anche solo informativa. Siamo qui per accompagnare te e tuo figlio con empatia, professionalità e attenzione al benessere evolutivo.

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