Come misurare la febbre nei bambini: metodi, strumenti ed errori da evitare

Nov 6, 2025 | Pediatria

Introduzione

Sono le due di notte. Il tuo bambino è caldo, un po’ più irrequieto del solito.
Prendi il termometro, lo accendi… ma come va usato davvero? È meglio sotto l’ascella o nell’orecchio? E se è un neonato? Posso fidarmi del termometro frontale?

Misurare la febbre sembra un gesto semplice, ma per molti genitori è fonte di confusione. E avere un numero esatto non sempre è sufficiente: serve saperlo interpretare, capire quando ripetere la misurazione, e cosa osservare oltre al dato.

In questo articolo ti accompagniamo in una guida chiara e rassicurante su come misurare correttamente la febbre nei bambini, con consigli concreti ed errori da evitare. E ti spieghiamo anche perché, nel nostro approccio IELED, non ci limitiamo mai al “numero”, ma guardiamo il bambino nel suo insieme.

Perché è importante misurare correttamente la febbre

La febbre non è una malattia, ma un sintomo. È un segnale che il corpo del tuo bambino sta reagendo a qualcosa — spesso un’infezione, ma non solo.

Misurarla bene è importante per:

  • capire se c’è davvero febbre o solo un aumento fisiologico
  • monitorare l’evoluzione del sintomo
  • fornire informazioni corrette al pediatra
  • evitare allarmi inutili o ritardi nei controlli

Un errore nella misurazione può portare a interventi inappropriati, ansia immotivata o, al contrario, sottovalutazione di un segnale importante.

Qual è la temperatura considerata febbre?

I valori variano leggermente in base alla sede di misurazione:

SedeFebbre da…
Rettale≥ 38,0°C
Ascellare≥ 37,5°C
Auricolare≥ 38,0°C
Frontale (con termometro a infrarossi)variabile, meno affidabile

È utile misurare la temperatura sempre nello stesso modo, per confrontare i dati in modo coerente.
Nei bambini piccoli, il metodo rettale è il più preciso. Negli altri, si può scegliere in base all’età, alla collaborazione e al tipo di termometro disponibile.

I diversi tipi di termometro: pro e contro

Termometro digitale (ascellare o rettale)

Affidabile e preciso
❌ Richiede qualche minuto e la collaborazione del bambino

Termometro auricolare (a infrarossi)

✅ Veloce e poco invasivo
❌ Può dare valori errati se non usato correttamente o se c’è cerume

Termometro frontale (a distanza)

✅ Molto rapido
Meno affidabile: influenzato da sudore, ambiente, distanza

Termometro a mercurio (vietato)

❌ Non più in commercio per ragioni di sicurezza e tossicità

Nel nostro poliambulatorio IELED consigliamo termometri digitali certificati, e aiutiamo i genitori a scegliere il metodo più adatto all’età e alla situazione del bambino.

Come misurare correttamente la febbre

Nei neonati (0-3 mesi)

  • Metodo consigliato: rettale
  • Usa un termometro digitale, lubrificato con delicatezza
  • Inserisci per circa 2 cm, tenendo il bambino fermo e sicuro
  • Una temperatura ≥ 38°C è sempre da segnalare al pediatra

Nei bambini da 4 mesi in su

  • Metodo consigliato: ascellare o auricolare
  • Aspetta almeno 15-30 minuti dopo pasti caldi, bagni o attività fisica
  • Pulisci bene l’orecchio prima di usare il termometro auricolare
  • Ripeti la misurazione se il valore è dubbio o incoerente con il comportamento del bambino

Errori comuni da evitare

  1. Usare il termometro frontale come unico strumento
    È comodo, ma va usato con cautela e mai da solo per decisioni importanti.
  2. Confrontare temperature da sedi diverse
    Un valore rettale non è paragonabile a uno ascellare. Meglio essere coerenti.
  3. Misurare subito dopo il pianto o una corsa
    Il calore corporeo momentaneo può falsare la lettura.
  4. Tenere il bambino troppo vestito durante la misurazione
    Può aumentare la temperatura superficiale.
  5. Fidarsi solo del “tatto”
    Le mani non bastano. A volte un bambino caldo al tatto non ha febbre, e viceversa.

Oltre il numero: cosa osservare

Anche una temperatura “normale” non esclude disagio.
E, al contrario, un bambino con 39°C può essere attivo e giocoso.
Per questo motivo è fondamentale osservare:

  • lo stato di vigilanza
  • la voglia di giocare o interagire
  • l’alimentazione
  • la respirazione
  • il tono emotivo

Nel nostro approccio IELED, il numero è solo un dato tra tanti: la valutazione clinica parte sempre dall’ascolto e dall’osservazione del bambino nel suo insieme, dentro la sua quotidianità e la sua relazione con il genitore.

Cosa fare se hai dubbi

Se non sei sicuro del metodo di misurazione, se hai dubbi sul valore rilevato, o se il comportamento del tuo bambino ti preoccupa anche con temperatura normale, non aspettare in solitudine.

Nel nostro poliambulatorio IELED siamo a disposizione anche solo per confrontarci su un dato, interpretarlo insieme a te, capire se è il caso di intervenire, o se puoi aspettare in serenità.

Perché non c’è cura efficace senza una relazione di fiducia.

Conclusioni

Misurare la febbre nel modo giusto ti aiuta a prendere decisioni più consapevoli, a evitare errori inutili e a sentirti più sicuro come genitore.
Ma ricordati sempre: non sei solo davanti a un numero, e non serve essere perfetti per essere efficaci.

Con il giusto supporto, puoi imparare a leggere i segnali del corpo del tuo bambino con più chiarezza e meno ansia.

Vuoi un confronto pratico su come misurare la febbre del tuo bambino?

Nel Poliambulatorio IELED ti aiutiamo a scegliere il termometro giusto, a imparare il metodo corretto e a interpretare con serenità i dati clinici, anche in situazioni complesse.
Perché misurare la febbre non è solo un gesto tecnico, ma un atto di cura consapevole.

Prenota una consulenza con i nostri professionisti. Ti accompagneremo passo dopo pass

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