Introduzione
Sono le due di notte. Il tuo bambino è caldo, un po’ più irrequieto del solito.
Prendi il termometro, lo accendi… ma come va usato davvero? È meglio sotto l’ascella o nell’orecchio? E se è un neonato? Posso fidarmi del termometro frontale?
Misurare la febbre sembra un gesto semplice, ma per molti genitori è fonte di confusione. E avere un numero esatto non sempre è sufficiente: serve saperlo interpretare, capire quando ripetere la misurazione, e cosa osservare oltre al dato.
In questo articolo ti accompagniamo in una guida chiara e rassicurante su come misurare correttamente la febbre nei bambini, con consigli concreti ed errori da evitare. E ti spieghiamo anche perché, nel nostro approccio IELED, non ci limitiamo mai al “numero”, ma guardiamo il bambino nel suo insieme.
Perché è importante misurare correttamente la febbre
La febbre non è una malattia, ma un sintomo. È un segnale che il corpo del tuo bambino sta reagendo a qualcosa — spesso un’infezione, ma non solo.
Misurarla bene è importante per:
- capire se c’è davvero febbre o solo un aumento fisiologico
- monitorare l’evoluzione del sintomo
- fornire informazioni corrette al pediatra
- evitare allarmi inutili o ritardi nei controlli
Un errore nella misurazione può portare a interventi inappropriati, ansia immotivata o, al contrario, sottovalutazione di un segnale importante.
Qual è la temperatura considerata febbre?
I valori variano leggermente in base alla sede di misurazione:
| Sede | Febbre da… |
|---|---|
| Rettale | ≥ 38,0°C |
| Ascellare | ≥ 37,5°C |
| Auricolare | ≥ 38,0°C |
| Frontale (con termometro a infrarossi) | variabile, meno affidabile |
È utile misurare la temperatura sempre nello stesso modo, per confrontare i dati in modo coerente.
Nei bambini piccoli, il metodo rettale è il più preciso. Negli altri, si può scegliere in base all’età, alla collaborazione e al tipo di termometro disponibile.
I diversi tipi di termometro: pro e contro
Termometro digitale (ascellare o rettale)
✅ Affidabile e preciso
❌ Richiede qualche minuto e la collaborazione del bambino
Termometro auricolare (a infrarossi)
✅ Veloce e poco invasivo
❌ Può dare valori errati se non usato correttamente o se c’è cerume
Termometro frontale (a distanza)
✅ Molto rapido
❌ Meno affidabile: influenzato da sudore, ambiente, distanza
Termometro a mercurio (vietato)
❌ Non più in commercio per ragioni di sicurezza e tossicità
Nel nostro poliambulatorio IELED consigliamo termometri digitali certificati, e aiutiamo i genitori a scegliere il metodo più adatto all’età e alla situazione del bambino.
Come misurare correttamente la febbre
Nei neonati (0-3 mesi)
- Metodo consigliato: rettale
- Usa un termometro digitale, lubrificato con delicatezza
- Inserisci per circa 2 cm, tenendo il bambino fermo e sicuro
- Una temperatura ≥ 38°C è sempre da segnalare al pediatra
Nei bambini da 4 mesi in su
- Metodo consigliato: ascellare o auricolare
- Aspetta almeno 15-30 minuti dopo pasti caldi, bagni o attività fisica
- Pulisci bene l’orecchio prima di usare il termometro auricolare
- Ripeti la misurazione se il valore è dubbio o incoerente con il comportamento del bambino
Errori comuni da evitare
- Usare il termometro frontale come unico strumento
È comodo, ma va usato con cautela e mai da solo per decisioni importanti. - Confrontare temperature da sedi diverse
Un valore rettale non è paragonabile a uno ascellare. Meglio essere coerenti. - Misurare subito dopo il pianto o una corsa
Il calore corporeo momentaneo può falsare la lettura. - Tenere il bambino troppo vestito durante la misurazione
Può aumentare la temperatura superficiale. - Fidarsi solo del “tatto”
Le mani non bastano. A volte un bambino caldo al tatto non ha febbre, e viceversa.
Oltre il numero: cosa osservare
Anche una temperatura “normale” non esclude disagio.
E, al contrario, un bambino con 39°C può essere attivo e giocoso.
Per questo motivo è fondamentale osservare:
- lo stato di vigilanza
- la voglia di giocare o interagire
- l’alimentazione
- la respirazione
- il tono emotivo
Nel nostro approccio IELED, il numero è solo un dato tra tanti: la valutazione clinica parte sempre dall’ascolto e dall’osservazione del bambino nel suo insieme, dentro la sua quotidianità e la sua relazione con il genitore.
Cosa fare se hai dubbi
Se non sei sicuro del metodo di misurazione, se hai dubbi sul valore rilevato, o se il comportamento del tuo bambino ti preoccupa anche con temperatura normale, non aspettare in solitudine.
Nel nostro poliambulatorio IELED siamo a disposizione anche solo per confrontarci su un dato, interpretarlo insieme a te, capire se è il caso di intervenire, o se puoi aspettare in serenità.
Perché non c’è cura efficace senza una relazione di fiducia.
Conclusioni
Misurare la febbre nel modo giusto ti aiuta a prendere decisioni più consapevoli, a evitare errori inutili e a sentirti più sicuro come genitore.
Ma ricordati sempre: non sei solo davanti a un numero, e non serve essere perfetti per essere efficaci.
Con il giusto supporto, puoi imparare a leggere i segnali del corpo del tuo bambino con più chiarezza e meno ansia.
Vuoi un confronto pratico su come misurare la febbre del tuo bambino?
Nel Poliambulatorio IELED ti aiutiamo a scegliere il termometro giusto, a imparare il metodo corretto e a interpretare con serenità i dati clinici, anche in situazioni complesse.
Perché misurare la febbre non è solo un gesto tecnico, ma un atto di cura consapevole.
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