Mollusco contagioso nei bambini: quando serve il trattamento e quale scegliere

Lug 25, 2025 | Dermatologia

Quando un bambino presenta lesioni da mollusco contagioso, una delle domande più frequenti che riceviamo nel nostro Poliambulatorio IELED è: «Ma dobbiamo fare qualcosa o spariranno da soli?». La risposta, come spesso accade in medicina, non è unica ma dipende da vari fattori: numero di lesioni, localizzazione, fastidi riferiti dal bambino, età, stile di vita, impatto emotivo.

Il nostro approccio IELED, integrato e centrato sulla persona, ci porta a valutare non solo il quadro clinico, ma anche il vissuto del bambino e della famiglia, per scegliere insieme se e come intervenire.

Il mollusco contagioso si risolve da solo?

Sì, nella maggior parte dei casi. Il mollusco contagioso è una condizione autolimitante, ovvero tende a regredire spontaneamente nel tempo, senza lasciare esiti. Il sistema immunitario impiega in genere tra i 6 e i 18 mesi per eliminare il virus.

Tuttavia, in alcuni casi le lesioni possono moltiplicarsi, infiammarsi, causare prurito intenso o disagio estetico. In queste situazioni, un trattamento può aiutare a limitare la diffusione e migliorare la qualità di vita del bambino.

Quando il trattamento è consigliato?

Nel nostro centro IELED consideriamo opportuno valutare un trattamento in presenza di:

  • Lesioni numerose (più di 10-15);
  • Diffusione rapida in diverse aree del corpo;
  • Prurito marcato che porta a grattamento e autoinoculazione;
  • Eczema associato, frequente nei bambini con dermatite atopica;
  • Localizzazione delicata (occhi, genitali);
  • Disagio emotivo o impatto relazionale significativo (es. vergogna, isolamento);
  • Richiesta esplicita da parte del bambino (nei più grandi).

In altri casi, una attesa vigile, supportata da controlli regolari e consigli igienici, è spesso la strategia migliore.

Quali trattamenti sono disponibili?

Esistono diverse opzioni terapeutiche, scelte in base all’età del bambino, alla tolleranza e al tipo di lesioni.

1. Terapie topiche domiciliari

  • Idrossido di potassio: applicato con un bastoncino, favorisce l’irritazione controllata delle lesioni;
  • Cantharidina: estratto da vescicanti naturali, applicata dal medico, induce una bolla superficiale per far “saltare” la lesione;
  • Imiquimod: stimola la risposta immunitaria locale (uso meno frequente in età pediatrica);
  • Tinture astringenti (es. tintura di iodio, acido salicilico): meno utilizzate per la bassa specificità.

2. Terapie ambulatoriali

  • Curettage: rimozione meccanica delle lesioni con uno strumento sterile. Può essere fastidioso e richiede collaborazione;
  • Crioterapia: applicazione di azoto liquido per congelare la lesione. Usata raramente nei bambini piccoli perché dolorosa;
  • Laser CO2: opzione per casi recidivanti o particolarmente estesi.

3. Approccio attivo-non aggressivo (watch and wait)

Consiste nel monitorare le lesioni nel tempo, evitando trattamenti invasivi se il bambino non presenta fastidi. Viene spesso accompagnato da:

  • consigli per evitare il contagio (non grattarsi, igiene delle mani);
  • strategie per il contenimento (coprire le lesioni);
  • supporto psicologico e educativo se necessario.

Cosa considerare nella scelta?

Ogni bambino ha una storia diversa. Per questo, nel nostro Poliambulatorio IELED:

  • Valutiamo l’età, il temperamento, la storia clinica e il contesto familiare;
  • Ascoltiamo con attenzione le preoccupazioni dei genitori e del bambino;
  • Spieghiamo sempre pro e contro di ogni opzione terapeutica;
  • Consideriamo anche l’aspetto emotivo e relazionale, che spesso è trascurato nei protocolli standard.

Il ruolo della famiglia e della scuola

La gestione del mollusco non riguarda solo la terapia, ma anche il contesto quotidiano. Il coinvolgimento di genitori, insegnanti e allenatori può fare la differenza.

Nel nostro approccio IELED:

  • Educhiamo le famiglie a non allarmarsi, ma a gestire con consapevolezza;
  • Forniamo indicazioni pratiche per evitare la stigmatizzazione a scuola o in piscina;
  • Aiutiamo a comunicare con i bambini in modo rassicurante e rispettoso del corpo.

Conclusione: scegliere con cura, insieme

Non esiste un trattamento “giusto per tutti”. La scelta va sempre calibrata sulla persona, non solo sulla lesione. Trattare o non trattare un mollusco è una decisione che va presa insieme, con il supporto di professionisti preparati e in grado di ascoltare.

Nel nostro centro IELED crediamo che ogni cura debba partire da una domanda semplice: cosa è meglio per questo bambino, qui e ora?


Vuoi valutare se trattare i molluschi di tuo figlio?

Prenota una visita presso il nostro Poliambulatorio IELED: insieme potremo analizzare il quadro clinico, valutare le opzioni e scegliere la strategia più adatta, con attenzione, empatia e un approccio su misura.

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