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Otite nei neonati: segnali da non sottovalutare

Apr 10, 2025 | Neonatologia, Pediatria

L’otite nei neonati può essere una delle esperienze più difficili da affrontare per un genitore. I più piccoli non possono dirci dove sentono dolore, e i sintomi spesso si confondono con quelli di un malessere generale. Eppure, l’otite è una delle infezioni più comuni nei primi mesi di vita, e saperne riconoscere i segnali può fare davvero la differenza.

In questo articolo, esploriamo insieme come riconoscere l’otite nei neonati, cosa fare quando si sospetta un’infiammazione all’orecchio nel lattante, e come interveniamo nel nostro poliambulatorio IELED con un approccio delicato e multidisciplinare, pensato per rispettare i bisogni e i tempi di ogni bambino.

Leggi anche: Otite nei bambini, come riconoscerla


Cos’è l’otite nei neonati?

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio, che può colpire diverse aree:

  • Otite esterna: interessa il condotto uditivo esterno.
  • Otite media acuta: è la forma più comune nei neonati, colpisce la cavità situata dietro il timpano, spesso a seguito di raffreddori o infezioni delle vie respiratorie.
  • Otite media con effusione (sierosa): c’è presenza di liquido nell’orecchio medio, ma senza segni evidenti di infezione acuta.

Nei primi 12 mesi di vita, i neonati sono particolarmente predisposti a questo tipo di infezione, a causa della conformazione della tromba di Eustachio (più corta e orizzontale) e dell’immaturità del sistema immunitario.

Leggi anche: Otite media acuta, come riconsocerla


Otite nei neonati: i segnali da osservare attentamente

Riconoscere l’otite nei lattanti non è sempre facile. A differenza dei bambini più grandi, i neonati non possono verbalizzare il dolore. Per questo è importante osservare i cambiamenti nel comportamento e ascoltare con attenzione i segnali del loro corpo.

Ecco i sintomi principali:

1. Pianto inconsolabile

Un neonato che piange più del solito, soprattutto in modo acuto e prolungato, può cercare di comunicare un dolore interno, come quello all’orecchio.

2. Irritabilità e agitazione

Un neonato più nervoso, che si calma con difficoltà anche in braccio o al seno, potrebbe essere disturbato da un fastidio persistente.

3. Disturbi del sonno

Se il neonato si sveglia frequentemente o non riesce a dormire in posizione sdraiata, è possibile che il dolore aumenti in quella postura.

4. Si tocca o gratta l’orecchio

Anche se i movimenti sono ancora poco coordinati, alcuni neonati mostrano fastidio portando spesso le manine all’orecchio colpito.

5. Difficoltà nella poppata

Il dolore all’orecchio può peggiorare durante la suzione, portando il neonato a rifiutare il latte o a interrompere spesso la poppata.

6. Febbre

Una temperatura superiore a 38°C, in assenza di altri sintomi evidenti, potrebbe essere legata a un’infiammazione dell’orecchio.

7. Fuoriuscita di liquido dall’orecchio

Se noti del liquido giallastro, biancastro o con tracce di sangue sul cuscino o sul lobo dell’orecchio, potrebbe esserci stata una perforazione del timpano.


Quali sono le cause dell’otite nei neonati?

L’otite nei primi mesi di vita è spesso una complicanza di infezioni virali come il raffreddore o la bronchiolite. I virus o batteri risalgono dalla gola all’orecchio medio attraverso la tromba di Eustachio, causando l’infiammazione.

Fattori di rischio comuni:

  • Allattamento artificiale (l’allattamento al seno ha un effetto protettivo)
  • Uso del ciuccio frequente e prolungato
  • Esposizione al fumo passivo
  • Raffreddori ricorrenti o ambienti chiusi con aria secca
  • Posizione sdraiata durante la poppata

Cosa fare se sospetti un’otite?

Quando si notano i segnali descritti, è importante rivolgersi al pediatra per una valutazione rapida, senza allarmismi ma con attenzione. La diagnosi si effettua tramite un esame otoscopico, che consente di osservare direttamente il timpano.

Nel nostro poliambulatorio pediatrico IELED, ci prendiamo cura del bambino con attenzione e dolcezza, rispettando i suoi tempi, riducendo al minimo il disagio e comunicando costantemente con i genitori.


Come si cura l’otite nei neonati?

Il trattamento dipende dall’età del bambino, dalla gravità dei sintomi e dall’eventuale presenza di complicazioni.

In genere si procede con:

  • Antipiretici (paracetamolo) per febbre e dolore
  • Monitoraggio attento, in caso di forme lievi o virali
  • Antibiotici solo se indicati (forme batteriche, sintomi importanti, età inferiore ai 6 mesi)

È fondamentale non somministrare farmaci senza indicazione pediatrica, specialmente nei primi mesi di vita.


Cosa facciamo a IELED: il nostro approccio integrato

Nel nostro poliambulatorio IELED, abbiamo sviluppato un modello unico di cura, che nasce da oltre 13 anni di esperienza psicologica e si traduce oggi in un lavoro integrato tra pediatri, psicologi e specialisti dell’età evolutiva.

Il Metodo IELED per l’otite nei neonati:

  • Accoglienza personalizzata, per ridurre ansia e stress al bambino e ai genitori
  • Pediatria relazionale, attenta al linguaggio non verbale del neonato
  • Percorsi di prevenzione, con consigli personalizzati per ridurre le recidive e migliorare il benessere globale del bambino

Trattiamo ogni piccolo paziente come una persona completa, non solo come un insieme di sintomi. E accompagniamo la famiglia con professionalità e empatia in ogni fase del percorso.


Prevenire l’otite nei lattanti: si può?

Non sempre si può evitare del tutto, ma ci sono alcune buone pratiche che aiutano a ridurre il rischio:

  • Allattare al seno, se possibile, per almeno i primi 6 mesi
  • Evitare la posizione sdraiata durante la poppata
  • Effettuare regolari lavaggi nasali con soluzione fisiologica
  • Non esporre il neonato al fumo passivo
  • Umidificare gli ambienti in caso di aria secca
  • Mantenere il neonato lontano da ambienti affollati o poco ventilati, soprattutto nei mesi invernali

Conclusioni: ascoltare il corpo del neonato è un atto d’amore

L’otite nei neonati è un disturbo frequente ma, se riconosciuto in tempo, può essere gestito con efficacia e delicatezza. Spesso, dietro un pianto persistente o un sonno agitato, si nasconde un malessere che il bambino non riesce ancora a esprimere.

Nel Poliambulatorio IELED, ci prendiamo cura di questi segnali con competenze mediche e psicologiche integrate, garantendo un’attenzione profonda e rispettosa alla storia e ai bisogni di ogni neonato.


Hai notato segnali di malessere nel tuo neonato? Non aspettare. 📞

Contattaci per una visita nel nostro poliambulatorio IELED: siamo qui per ascoltarti, per valutare con attenzione ogni sintomo e per accompagnarti con delicatezza nel percorso di cura più adatto al tuo bambino.

Prenota ora una visita pediatrica o scopri di più sul nostro approccio unico: Scopri il Metodo IELED

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